L’atipica Estate

Mi chiedono perchè non scrivo e siccome sarebbe troppo lungo spiegarlo, eccomi qua, scrivo. In questi giorni non sto facendo niente di particolare tranne che passeggiare, guardare La Signora in Giallo e studiare studiare studiare. Studio, precisamente, queste cose qua. Sto male, di norma, mezz’ora al giorno,  cosa che mi sembra accettabile. La mia piccola tribolazione assume forme nuove ogni 24 ore, forme che non consento una rapida diagnosi del problema, per quanto l’appuntamento sia prevedibile. Nell’ordine, fino ad oggi mi sono capitati: 21 morsi di zanzara particolarmente gonfi, un ascesso sul dente, una caduta in via Luca Giordano, un lividone gigante, mal di testa e mal di pancia. Mamma non ti preoccupare: a tutte queste cose ho trovato pronto rimedio, ho comprato l’antizanzare, la penna all’ammoniaca, il fastum gel e il Boss ha detto che mi fa benedire dal primo prete ricchione che trova. Scongiurati i rischi fisici capirete che il panico ha trovato un facile varco nella mia testa vuota: anche per questo motivo, oltre che per pagare i miei debiti in farmacia, urge urge urge trovarmi un  lavoro, visto che, in tema con il libro sono nuovamente disoccupata. Sto scrivendo curriculum in cui ammicco più di un’aspirante velina.

 

In questi giorni di pocofacenza, sto anche facendo i conti con le mie aspirazioni estive che possono essere riassunte in una breve equazione

 

niente lavoro : niente soldi =  x : niente vacanza

 

in cui X rappresenta il mio stato mentale dopo aver scoperto che non posso permettermi manco un bagno a campolongo beach e che, probabilmente, l’unico specchio d’acqua con cui avrò a che fare quest’estate sarà la striscia di mare che si vede da sopra Capodimonte quando fai manovra con la macchina. Volendosi accontentare, non mancano gli elementi esotici. Eppure, c’è qualcosa in me, una particella infinitesimamente piccola e piagnucolosa che si dondola da un piede all’altro, che ha deciso di non abbattersi. Dico, cazzo, accetta la sconfitta ed elabora la frustazione. Niente. Lei continua a sognare e, oltre ad una lovestory impossibile nel mondo dei manga giapponesi con Ren , mi sta propinando varie malsane idee di viaggio in altrettante località europee.

 

1° idea malsana di viaggio in località europea: Stoccolma

La capitale svedese che sorge su 14 isole è il mio feticcio turistico da almeno un paio di anni. E’ stata, cioè, meta per me desiderabile anche in periodi in cui non mi andava manco di uscire a fare la spesa. La pace che mi ispira questa città è semplice da spiegare: prima di tutto fa freddo e a me il freddo piace che è molto più democratico dell’estate, che le basse temperature si guariscono con un cappotto e un maglione e un paio di calzini  mentre con il caldo napoletano, se non puoi permetterti un condizionatore, sono cazzi. Tutto questo associato con  luce solare fino a tardi e possibilità di gita in battello mi conquista definitivamente. A conferma del mio innamoramento c’è anche un libro nonchè il catalogo turistico dell’Hurtigruten che non è una cattiva parola bensì il battello postale che gira tra i fiordi norvegesi, passa per varie capitali scandinave compresa Stoccolma e arriva a Capo Nord.

Ovviamente i miei sogni rosa di dormire in barca  e mangiare husmanskost hanno appena fatto uno spaventoso crash test con i rispettivi prezzi espressi in corone svedesi, uscendone a brandelli. Ergo, a meno che io non vinca al lotto, la cosa più vicina a Stoccolma, alla pace nordica, al battello e alle polpette svedesi che riuscirò a vedere in questa estate sarà l’Ikea di Afragola.

 

Dopo avermi trovata in lacrime davanti al computer il Boss ha promesso che domani mi porta in un’agenzia viaggi. Non gli ho chiesto se per un nuovo scontro fra “mie finanze” e “mia concezione di vacanza” o per un colloquio di lavoro. Vi tengo aggiornati, quindi stay tuned. 

 

(alla prossima puntata) 

 Disclaimer: il mio stato d’animo non c’entra nulla con il concerto tenutosi l’altra sera in Piazza del Plebiscito.

Commenti

  1. maronna Raffaè, mi fai morire dal ridere. Ti pare logico che io mi svegli pensando: “chissà cosa a capitato a Raffa”?
    Ma un altro libro già pronto non ce l’hai?

  2. ciao Raffy ho prenotato il libro nella mia libreria ma ancora nulla ! complimenti per il tuo blog non vedo l’ora di dedicarmi alla sua lettura completa ! sto studiando anch’io non ci perdiamo d’animo e proseguiamo
    cosa posso dirti carissima che ti auguro un giorno di avere un contratto con il corriere della sera o qualunque altra testata di importanza nazionale
    ciao baci e abbracci

  3. No, no, nun fa accussì, ti ospito per un week.end a Sorrento. Sul serio, il posto letto ce l’ho a casa. E tengo pure il condizionatore. Poi ti porto a fare il bagno alla Regina Giovanna in mezzo ai ricchioni e a fare la passeggiata a Positano.
    In alternativa c’è la casa del mio ragazzo a Ogliastro, vicino Santa Maria di Castellabbate, che ti possiamo pure passaare a prendere sulla strada. Lo so che lui mi odia quando invito sconosciuti a casa sua alla sua insaputa, ma dopo aver letto questo post davvero non potrà dire di no!

  4. Ciro: eh

    Marino: grazie per la solidarietà

    Akamy/Anna: grazie per gli auguri, foss a maronna. Spero che il libro arrivi presto. Ma dove l’ hai ordinato? Se me lo segnali, mando una mail alla casa editrice.

    @anonimo: hai tempo per recuperare (Mondadori. Feltrinelli. Fnac. Mondadori.

    @Camì: sìììììì a tutto. mando affanculo tutte le mie remore sull’ospite incomodo.

  5. Ciao a tutti,

    non vorrei interrompere le belle e avvincenti puntate della serie “il viaggio virtuale della Raffaella”….
    Non ho ville al mare o in montagna quindi non posso ospitare nessuno, ma volevo ugualmente indicare a Raffa e a quant’altri sono alle prese con il problema vacanze un’idea di viaggio alternativo. Magari c’avete già pensato e l’idea non vi piace, ma tant’è. Se vi fate un giro sul sito di Legambiente ci sono parecchi campi di volontariato dove a prezzi irrisori (circa 200 euro) si offre vitto e alloggio in posti incantevoli e in più si può far qualcosa di davvero utile….. io l’ho fatto e lo consiglio…

    Ve salù.