L’utile e il divertevole

Insieme a Raffaele e all’Associazione Mente Locale, sto organizzando una nuova presentazione di Santa Precaria che si terrà a Sant’Agnello, a due passi da Sorrento, nell’ambito del Cinemamente Light, rassegna del cinema comico, il giorno 8 agosto intorno alle ore 19. Capito, dunque, a fagiulo, tra Woody Allen, Peter Sellers e Frank Oz. Accorrete numerosi: avrete altresì modo di  coniugare l’utile (il libro) con il dilettevole (i bagni a mare), come farà anche la sottoscritta.

Ho fatto anche un’intervista, ovvero ho intontito di chiacchiere e proverbi il povero Fabrizio Buratto mentre Napoli si manifestava in tutta la sua vivacità nelle urla della mia vicina di casa. La mia vicina di casa, o meglio, la vicina di casa del boss, ha 27 anni ma tiene la pelle scura e tesa come una borsa di cuoio del 1850.  Quando alza le braccia, sotto le ascelle, dove il sole non è ancora arrivato, le si disegnano due palle bianche come nella reclama del deodorante attivo 24 ore su 24. Lei, con il suo faccione, le braccione, il corpo pieno, pare portare sulle spalle il peso e  la cognizione di tutta una serie di caratteristiche napoletane, un elenco di piccoli segni distintivi che la rendono icona, come i vicini di casa di  Mario Merola  in I Figli… So’ Pezzi ‘e Core. Lei, ad esempio, non parla con i suoi due bambini, no: lei urla e strepita come se la stessero togliendo dal mondo. Lei non esce con le amiche: lei aspetta che i suoi bambini si addormentino e di soppiatto scappa di casa lasciandoli soli, per raggiungere il basso di sua madre e parlare fino a notte fonda con le sorelle. Lei non fa i servizi come una casalinga: lei sfratta l’intera casa, smonta la rete del letto e le ante dell’armadio, le porta in cortile e le lava con la pompa. Lei non è magra e non è nemmeno grassa, è tosta, ed esce di casa con magliette color fucsia e cosce fasciate in pantacollant,  piantate a terra come querce secolari mentre deposita la busta di monnezza fuori la porta alle ore 13,35.  Tutto ciò, uscito dal vicolo di casa, è entrato nella cornetta per raggiungere Fabrizio e propagarsi in onde sonore nel capoluogo lombardo.

ps: Vi segnalo anche la recensione di La Repubblica degli Stagisti, quella di Napoli Città Sociale e quella di Stile.it. Vi segnalo anche che Peppino si è laureato ed è pronto al dominio dell’universo. Okay, voi non sapete chi è Peppino ma  io con queste ultime parole mi sono sparagnata il regalo (vero Peppì?)

(Peppì, io pazzeo)

Commenti

  1. Ehh cara Raffaella, leggo da più parti su questo blog che anche i tuoi colleghi di Eboli hanno scritto di te e del tuo libro….però nella tua rassegna stampa…i loro articoli sono ancora “censurati”.
    come mai?
    saluti luk

  2. Ciao Luca,
    ti assicuro che alcuni articoli usciti sulla stampa ebolitana sono presenti in rassegna. Altro che censura (e perchè mai, poi?): ciò che manca all’appello, non solo su Eboli, sto cercando di recuperarlo proprio in questi giorni, quindi stay tuned and hold on . Se poi hai tu qualche pdf da inviarmi, puoi farlo tramite la mia casella e-mail. Grazie per la segnalazione.

    PS: ma non è che ti chiami Stefano?