A.A.A. Anche il co.co.co ha diritto all’happy hour
Voi ce li avete presente i contratti? Intendo proprio i fogli dei contratti. Dico io, oh, tutte le volte che c’ho avuto in mano un contratto mi pareva di avere in mano le profezie di Nostradamus. Non è che non ci capivo niente, è che avevo paura a leggere. Comunque, alle volte, i contratti non sono esattamente contratti veri e propri. Sono contratti ad asso di bastone. Mi spiego.
Situazione 1: lavorate. Lavorate per un mese. Lavorate per due mesi. Lavorate per tre mesi. Per un anno. Siete contenti di lavorare. Nel mestiere del giornalista voi lavorate anche se non vi pagano. Quindi voi lavorate, siete contenti ma non vi pagano. Quando andate a chiedere se vi danno una cosa di soldi per campare, visto che voi lavorate sì, ma adesso non siete più contenti perché avete appena visto Anno Zero, vi dicono che se aspettate un altro mese vi fanno proprio il contratto, altro che. Voi fate la faccia miscredente. Il contratto. Per chi vi hanno preso. Vi fanno sedere in amministrazione, vi mettono la mano sulla spalla e vi fanno un discorso tipo signorina della Sisa coi punti del latte: se consegni ora la scheda prendi il set da prima colazione con le tovagliette scucite e i fazzoletti gnarfati; se aspetti un paio di mesi prendi IL BORSONE DELLA NAZIONALE CALCIO. Voi aspettate. Voi volete IL BORSONE. Siete sicuri che proseguendo su questa strada avrete presto tutto l’armentario. Sicuro, pure l’autografo di Cannavaro.
Situazione 2: non lavorate. Non lavorate proprio. Vi propongono un lavoro. Voi non lavorate perchè cazzarola, l’autografo di Cannavaro vi ha insegnato molte, molte cose. Vi dicono, dài! Noi ti facciamo il contratto. Titubate perchè la frase “noi ti facciamo il contratto” suona un poco come “noi ti facciamo il mazzo” e voi le polirematiche le conoscete bene. Vi sventagliano davanti una stoffa color avio, vi dicono: guarda! Eccolo qua! Ecco IL BORSONE DELLA NAZIONALE CALCIO! Vi avvicinate, state per agguantare la tracolla quando il tizio vi blocca. Dice: eh, signorina, controllando la sua scheda punti mi sono accorto che mancano due bollini del latte da un litro. Facciamo una cosa, assettati signorina, fatica, e poi poi poi poi poi ti dò IL BORSONE. Ovviamente, stavolta Cannavaro viene di persona, Cannavaro lui e pure il fratello, sì, forse segnano anche il rigore.
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Dopo questo brevissimo excursus, c’è una cosa che pure va detta. Che contratto o non contratto, quando si è finito di lavorare o prima di cominciare, noi si prende l’aperitivo. A Londra la gente va nei pubs e si beve la London Pride (mio dio gesù perchè) o il sidro Bulmers (ma perchè perchè perchè). A Napoli invece, si bevono altre cose, tipo l’aperol soda o anche la cedrata tassoni. Eppure, secondo me il meglio brindisi che ci può stare per una persona che più che un contratto a scadenza o un contratto a progetto ha un contratto a sparizione, è a tarallucci e vino.
Detto questo, se venite a Galassia Gutenberg, l’ aperitivo atipico ve lo offro io
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A. A. A.
Anche i co.co.co hanno diritto all’happy hour
Venerdì 29 maggio alle 18
Sabato 30 e Domenica 31 maggio alle 12
Stand di Stampa Alternativa – Galassia Gutenberg
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