Basta una sciarpa per passare da Inga la svedese a Hiina la polacca

Salve,

vi scrivo dalla mia pausa pranzo. Saluti dai salatini Doriano. Qui va tutto bene, solo che non abbiamo riscaldamento e fa un freddo porco. Avete presente il Freddo Porco?


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Salutate il Freddo Porco.

Voi non avete idea di  come sto imbacuccata. Ho addosso: stivaletti con pelliccetta, vestito di lana e  due capi di abbigliamento che non utilizzavo dalle scuole elementari: la maglia a collo alto e le calze di lana.  Se ci aggiungete il fatto che ho i capelli legati con le treccine avete il quadro completo della mia perdizione.

Bene, torniamo a noi. Stamattina, sotto la metropolitana di piazza Cavour è passato un treno proveniente da Torino, uno di quelli con le cuccette. Una volta raggiunta la banchina i passeggeri mattacchioni hanno buttato dal finestrino le lenzuola di cellophane e un paio di petardi. Il treno portava 570minuti di ritardo e probabilmente quelli che ci stavano su avevano finito acqua e panini da tempo, chissà se s’erano portati le coperte. Io, personalmente,ogni qual volta faccio Napoli Eboli mi porto anche il disinfettante.

Questo natale io non so che faccio, e nemmeno a Capodanno. Me non mi piace uscire molto, comunque, specialmente il 31. Mi piace stare a casa mia a giocare a scala quaranta e vedere Blob. E pure i film, ché la programmazione tv della notte di Capodanno ti fa sperare seriamente in un mondo migliore. Roba che ti mandano in onda Frankenstein Junior e il Rocky Horror Picture Show a distanza di poche ore.

Il mio must cinematografico per Natale, in ogni caso è S.O.S Fantasmi con Bill Murray. Ho programmato una lunga session sotto il piumone con Il Padrino I, II e III + Quei bravi ragazzi + Criminal Minds. Parliamo di Criminal Minds. Le ultime puntate erano paurosissime, Reid è sempre più bello e pure Hotchner (ho volutamente inserito link solo per loro).

Le canzoncine natalizie invece quest’anno niente, a parte i soliti Drifters con White Christmas. Persone non meglio qualificate mi stanno rovinando con Gianni Celeste e “senza e te nun pozz sta pecché tu m’appartien”  e Tony Colombo con “Cenerentola è de Napule”.

Regali natalizi ne ho fatti 3 di numero e devo rapidamente rimettermi in pole position, sennò mi picchiano. Quindi domani pomeriggio, quando finalmente riacquisterò funzioni sociali, devo fare 3294583 regali.

Io che voglio? Non lo so. Per la prima volta nella mia vita sto dicendo a tutti che o mi danno i soldi o fanno loro. Poi mi sono accorta del grave danno inferto alla mia immagine di ragazza con le idee chiare. Quindi:

 – mi piacciono gli stivali alti alti, li ho visti a Piazza Carità passando col motorino, stanno 75 euri (ho la vista lunga)

– mi piace molto un giubbetto di pelle che ho visto da Alcott un mese fa e costava 20 euro.

– mi piacciono un sacco di libri, ma no, non se ne fa niente, non vi rendo la vita più facile. Oppure sì. Se riuscite a trovarmi The driver’s seat di Muriel Spark stiamo pace

– Uh, però mi potete regalare un’agendina! Di quelle bellissime colorate fatte tipo organizer.

– Ripensandoci, l’ho già comprata. E’ nera con le coste rosse. Dentro ci stanno le schede datate 1952

– Voglio un portatelefonino di quelli per il touch screen. Il telefono è rosa, quindi ci vuole un colore che si adatti. Ne avevo visto uno bellissimo di Hello Kitty all’Autogrill, ma una certa persona aveva fretta di tornare a casa quindi niente Hello Kitty.

– Che poi me Hello Kitty mi sta un poco sul cazzo

– Però poco

 – Pochissimo

– Ripensandoci io ce l’ho il portatelefono di Hello Kitty. Solo che l’ho lasciato a casa mia e se l’è fregato mio padre.

– Dunque, mio padre ha superato i 50 e gira con il portatelefonino di Hello Kitty

-Devo telefonare a casa mia

(Reprise)

Non voglio niente più, mi sembra. Si.

Passiamo alle cose mangerecce. A me a Natale servono poche cose base: il mais tostato, il panforte, il panettone con le uvette, i castagnacci, i roccocò e i mustacciuoli. Poi potete cucinare quello che volete voi. Tengo in testa certi spaghetti coi gamberoni che mi ha dato la ricetta un signore che se ne intende, quindi se a casa mi lasciano la cucina proveremo questo. Il punto è che io arrivo a casa mia il 24 a mattina, mi sa che se me ne esco che vado trovando i gamberoni la vigilia di natale mi picchiano. Mamma, se vuoi che cucino io mi fai trovare i gamberoni? Grazie. Poi ti telefono dopo.

Adesso vado, mi ero dimenticata che devo fare i riversaggi. Che ragazza simpatica.