La Salsa spiegata a Nadia Comaneci
I
Nadia,
l’esercizio continuo del dolore non salva
ti guardo su youtube, bambina
sfidare vuoti gestibili
(sono solo spazi in cui non abbiamo ancora
allargato le braccia)
sai niente tu dei tram nelle mattine umide di pioggia,
niente delle vie scure da fare al ritorno col cappello calcato sulla testa
e la maestra con la coda di cavallo che non ha pena quando ti insegna:
che la velocità è una questione di spostamento del peso;
che per spostare i pesi devi contare i passi;
e che per contare i passi devi star concentrata
(su quello, nient’altro);
e che la musica serve a questo in fondo, ad illuderti di non contare
sempre
comunque
quanto manca al prossimo sbaglio
II
Nadia,
fare della distanza un ballo
non è cosa che costa poco
personalmente pago 50 euro
e altre 20 di iscrizione ad un corso che promette di fornirmi
approfondite lezioni
sui tempi di un altro
la gestione di un terrore semplice
sola davanti allo specchio
provarmi addosso movimenti come una volta facevo con le carezze
cose per cui bisogna essere in due
imparare prima che l’altro arrivi bisogna
e ridere se ti pesta i piedi
sapere che allo spazio fisico che c’è di solito tra le persone
(corpi diversi per quanto vicini al punto di morbidezza)
devi aggiungerci quello voluto
(dall’uno, dall’altro)
III
Nadia,
la paura più forte dopo una giornata intera a leggere
bollettini d’allerta meteo
è che il palazzo in cui sta la scuola crolli
mentre io preparo la vuelta destra
aspetto che la lezione cominci sotto la pioggia
fumo e stipulo patti di stabilità tra me e le impalcature
mentre gli altri colleghi (come chiamarli, altrimenti?)
discutono se sia l’uomo a portare la donna
o al contrario, sia la donna a dover accompagnare e far cenni con gli occhi
la soluzione è che una donna che balla la Salsa da sola ci può stare
un uomo nei casi migliori invece è: (spuntare una casella)
– uno che vuole farti ridere;
– uno che vuole farti piangere;
– uno che vuole farti;
e quando attacca la musica mi dico che alla fine si muore tutti
e che continuo a preferire di morire ballando la Salsa piuttosto che.
Meraviglia