La questione cardinale della primavera va risolta a ogni costo

Dice Majakovskij che per quel che riguarda il pane la cosa è chiara
per quel che riguarda la pace anche
è la questione cardinale della primavera che va risolta a ogni costo

Affacciata al finestrino del tram, su via Nuova Poggioreale
comprando fresie da mettere sul tavolo
cercando libri, leggendo libri, scrivendo libri, ma anche cantando
in metropolitana a voce bassa, una vecchia hit dei Journey
acquistando matite per gli occhi
dicendoti che va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene
basta tornare a casa (non serve più precisare quale)

Non chiederti la calma e il sonno
se fuori è febbraio e tra mezz’ora forse piove
e tu sei su un divano a guardare una replica notturna della Uno Bianca con Kim Rossi Stuart
bello e tormentato
e hai un uomo che ti dorme sulle ginocchia
dopo che avete litigato a sangue

Istanbul, Kos, 
la questione cardinale della primavera impallidirà
non verrà più a dirti, ma tu, ti ricordi?
O anche: ma tu, sei felice?
Istanbul, Kos, fuori insomma, dove il tempo è un pericolo scampato
 e sei già un’altra
che non sa più
com’è che un pomeriggio le aveva preso male.

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