Primavera non bussa
e io non ho chiuso bene la porta
Lista delle canzoni il cui ascolto potrebbe provocarvi la piacevolissima sensazione dell’esservi liberati da chissà quale peso, almeno fino a quando vi renderete conto che il peso siete voi.
Un chimico, De André Solo la morte mi ha portato in collina, quando ci sono andata io mica l’avevo capito. Avevo semplicemente timore che la macchina sbandasse sul precipizio. No, no, con me mai, mai devi avere paura. Mai? Con te? Mai? Amen, ma guarda che succede, guarda adesso. Stanca di pensare che sia colpa mia credere che il non avere difese sia la difesa migliore – abbastanza da tenere lontano i più saggi perché rispettosi, e i più furbi perché spaventati (ma parliamo di professionisti) -, mi rassegno alla cosa. Primavera non bussa, lei entra sicura, e sicura entro anche io, con la presunzione delle promesse (le mie, a me stessa). C’è il sole, si continua a morire in esperimenti sbagliati, ma idrogeno e ossigeno esistono ancora, in tranquillità, e l’amore per me non avrà mai a che fare col tenersi a distanza. E beh.
Tutt’al più, Patty Pravo E’ capitato a tutti di sbucciarsi un ginocchio da piccoli. E’ capitato a tutti di doverci metter su l’alcool per disinfettare. L’alcool di solito fa male più di tutto il resto, anche della caduta. Questa canzone è il mio disinfettante. Niente, la ascolto, la canto tutta, di solito facendo il caffé: cerca la moka grande (tutt’al più) metti l’acqua (mi accoglieraaaai ) metti il caffé (con la freddezza che) il caffè cade (non hai avuto mai) cerca la pelle di daino per pulire (e forse fingeraaaaai) ma la pelle di daino è sul serio pelle di daino? (di non sapere il nome mioooo) e se anche non fosse sul serio pelle di daino, lo era in passato? (Una ragazza che) quanti daini sono morti per permettermi di avere un piano cottura pulito? (Serviva solamente) Il caffè è pronto (a divertirsi un poooo’ ) io ho deciso di dedicarmi alla causa del daino, e non è ancora tempo di affogare i miei dispiaceri nello smothiees alla fragola.
Here comes the sun, Beatles La canzone perfetta per questi giorni è la canzone che non mi è piaciuta mai. Dicesi canzone che non esplode, perché carica carica carica ma niente fuochi d’artificio. Lo considero un buon approccio, partiamo da lontano noi che chiediamo alle medicine di salvarci dalla sensazione di essere spezzati a metà lungo la schiena, al nostro stomaco di lasciar fare alle medicine, a noi stessi di lasciar fare e basta. Non penso a niente, ed è una cosa profondissima. Mi godo questa primavera, lavoro tanto, passeggio molto, leggo tutti i libri del mondo, mi metto in pari con il resto. E cerco feste, dancehall reggae, momenti di trascurabile felicità in zona vesuviana dove faccio saltare l’unica bomba che posso: il cuore. Little darling, it’s been a long, cold, lonely winter, little darling, it feels like years since it’s been here.