Yes, pure io can
Come da precetto elettorale sto iniziando a canticchiare slogan, a guardare Matrix e Amici in tivù e a non pensare alla mia condizione di disoccupata, precaria e chi più ne ha più ne metta. Mi sto convincendo che non è vero niente, no e no.
Yes, pure io can.
Ho un brillante futuro davanti, nell’Italia che va a votare, e va ben oltre il sogno di fare la scrutatrice. Io farò la giovane imprenditrice. Farò la copywriter che ci ho tante tante idee e pure le suore me lo scrivevano sempre nei giudizi di fine anno. Farò la giornalista sul serio che per scrivere non c’è bisogno di un contratto, che, diamine, lo ha detto pure Enzo Biagi che si sarebbe accontentato di molto, molto meno. Sarò spregiudicata: mi presenterò laddove non sono invitata e attesa e conquisterò l’attenzione con il mio curriculùm. E mi troverò un lavoro più serio, dunque, tanto per cominciare: in tale posto cercano uno stagista senza pretese per l’area web e fa niente che si tratta dello stesso posto da dove sono fuggita tre settimane fa.
Okay, da capo : mi troverò un lavoro, uno qualsiasi, tanto per cominciare. Cercherò su bakeca.it e risponderò a tutti gli annunci, anche a quelli di questo tipo, dove non è esplicitamente richiesto un particolare tipo di diploma o laurea ma tanta intelligenza, bella presenza (come da foto) e soprattutto, il saper essere segretaria personale di un giovane imprenditore.
Inizio a rimpiangere il momento in cui un mio ex ex capo, prima del rinnovo del mio contratto mi chiese candidamente se avevo già fatto la cresima. Risposi di no, senza capire. Lui, pronto, sorrise allusivo e mi chiarì la sua offerta: “Bene, allora, posso cresimarti io, che ne dici? Ti faccio io da compare”, laddove cresimare è inteso in senso lato e compare è il femminile di commara, cioè amante, amichetta. In quel caso, mi capite, sarei stata certa almeno della bella presenza.
Di buono, in questo periodo, è che ci sono momenti in cui l’assenza di desideri mi porta vicina al nirvana. Di cattivo, invece, che faccio un passo avanti e due indietro. Tre esami in sei giorni, quattro treni in una settimana, un lettore mp3 con canzoni da popstar per fare dei pensieri buoni, pensieri glitterati quasi, e poi nulla: vegeto (raggiungo il nirvana) a casa del boss nell’attesa del mio futuro. Mi sveglio verso l’una di notte per guardare Law & Order, scoprire l’assassino, e prendere un thè con i pan di stelle, nel silenzio, per fare pace con me stessa pure se poi ci ho mal di stomaco e dormo male. Dormire male che non c’ho niente da fare, non ho più bisogno di mettere la sveglia, di far marciare le ore dalla mia parte perchè l’unica attività a cui intendo prestare attenzione non retribuita, nella giornata appena nata, è la rassegna stampa e ci pensa il telefono o la vicina di casa a svegliarmi per tempo con la sua personale rassegna di musica napoletana mix tra Gigi D’Alessio, Raffaello e Fortuna.
Paolo Fox continua a predirmi novità: in arrivo lavoro e soldi, dice. E io penso: foss’ a’ maronn, Paolo Fox che qua, duemila curriculum, tremila sorrisini, cinquemila telefonate e la dottoressa mi fa sapere che è in riunione e mi richiamerà nel pomeriggio, nella serata, nella mattinata, domani. Domani che pare quasi una cosa nuova, appena modellata nel palato, e qui sta l’equivoco, con i sogni tutte appoggiati sulle onde della emme. E, invece, la parola giusta per questo equilibrio precario non è questa e non viene neppure dall’america di “yes we can”, ma è presa a pochi chilometri di distanza da me e dalle mie radici. E’ crai, il giorno che viene, e pascrai, quello che verrà dopo. Parole che sin dalla pronuncia aspra e dura danno un avvertenza: pure la speranza va conquistata.
Ps: Paolo mi ha commentato ed io mi sono ricordata di questo racconto qui, scritto e pubbblicato più di un anno fa, ma ancora così presente. Nel frattempo, Fran mi ha regalato il bellissimo disegno che vedete qui sopra, nella prospettiva del mio libro che esce a giugno: lo metto qui, per scaramanzia.
Ma la cosa del tuo ex capo è tremenda!
Così mi uccidi l’Africa
che avrà pure tanti problemi
ma di sicuro non quello del ritmo
Ps: pe pe pereppèèè non lo fa stasera e io che cazzo mi guardo? Me ne vado a dormire, è TARDISSIMO.
pps. taqs non serve a niente tranne che a disegnare.
‘O SCE’, il dopofestival c’è e come, inizia alle 11. e comprati il disco che merita.
amica, rinnovo i vari inboccaallupo del caso e confido di poter presto vedere il curniciello fucsia in versione analogica (:
in merito al link al sito di lavoro che hai inserito nel tuo post, mi sono ritrovata su questo inquietante annuncio…
“studio avviato seleziona 4 ragazze per lavoro presso i nostri uffici di acerra, orario lunedi a venerdi, mattina pomeriggio e serale, turni da 6 ore. il lavoro richiede bella presenza e si svolge in cam, si prega di contattarci al numero 331XXXXXXX per fissare colloquio
saluti
Compenso: altissimo”
Hai idea???? si svolge in cam? mmm Se ti leggessi l’indirizzo email cui spedire il cv ti sentiresti ancora peggio… che orrore!
@ciro e taqs: fate la pace nel nome degli elii.
@dimanews: guarda, l’annuncio che ho messo qui non è il peggiore che ho trovato anche se il tuo lo supera di gran lunga. Posso solo immaginare l’indirizzo a cui inviare cv e foto….