L’atipica Estate- terza puntata

Come suggerito dalla mia ricerca di mercato su internet nelle agenzie di viaggio, la vacanza che fa per me sta a pochi chilometri da casa e, come casa, è un luogo dolce e pieno di sole raggiungibile  in circumvesuviana. Ci vado per una presentazione, ci resto per due bagni a mare: il treno che da Napoli va a Sorrento passa anche per Pompei per cui miei compagni di viaggio sono bagnanti, bambini urlanti, zingari elemosinanti, donne preganti e turisti osservanti. Ma non disperate di questo viaggio della speranza al costo di 3 euro e 30cent: sistemati i bagagli attraverso leggi geometriche sconosciute ai più e note  solamente a  dotti conoscitori,  anche qui, come in aereo, avrete la possibilità di fare colazione. Se avrete seguito le poche regole che vi ho indicato sarete,  infatti, in grado di muovervi e di  allungare un braccio in direzione della mamma popputa con i tupperware pezzotti pieni di frittata di maccheroni e pizza di patate. Vi riconoscerà, gratuitamente, come suo figlio.

All’arrivo, anche se un’ora e mezza di circumvesuviana ha messo a dura prova il vostro sistema nervoso e le funzioni epatobiliari, evitate di dirigervi verso il primo tassì o autobus o navetta ma armatevi di forza e coraggio e fate molta attenzione: se c’è scritto “questa uscita è solo per i passegeri senza bagaglio” evitate di chiedervi perchè e proseguite per la direzione alternativa. Non rischierete così di trovervi intrappolati in una specie di porta girevole con le sbarre. Superata questa prova, che è un po’ come il tranello di Propp nelle favole di magia russa, potrete fare il vostro ingresso trionfale nella città delle vacanze.  Si scrive Sorrento, ma si dice Inghilterra, Germania, Francia e chi più ne ha, ne metta.  Al bar mi dicono “Hello”, a colazione mi portano pane e salame. Volevo le vacanze all’estero e le ho avute, a meno di 100 chilometri da casa e con un risparmio di svariate centinaia di euro: in camera sta l’aria condizionata, dormo con il piumone, il primo canale della tv è la bbc e in piscina ci sono solo visi pallidi e bianchi che leggono Tom Clancy in lingua madre. In strada nient’altro che suoni nasali ed erre arrotondate: davanti al pub ci sono i cartelli della finale Cork-Kilkenny, con mio sommo piacere si beve Guinnes a fiumi e all’English Inn servono fish and chips, egg and bacon e soprattutto, soprattutto il sidro Magners. Trasportata dal flusso esterofilo, mi accatto la pagliarella con i fiori a lato  e mi reco al bar dove uno shake of ten different fruits very healthy, ovvero un succo di frutta appena fatto, mi costa 2 euro e 80 cent.Anche chiedere il conto risulta molto semplice anche in lingua inglese: attirate l’attenzione del cameriere alzando la vostra mano sinistra ad altezza mento, poi stendetela con il palmo verso l’alto come fosse un bloc notes e usate la mano destra a mo’ di penna. Vi assicuro che lo scontrino arriverà in dieci secondi dieci. Apprendo, infine, con dispiacere, che scendere a mare comporta una spesa di minimo 15 euro: ora, secondo voi, tra un bagno sugli scogli con acqua appena appena poco sicura e un bagno aggratis in piscina, la sottoscritta cosa ha scelto?

Dopo aver fatto lo stile libero per tre quarti della giornata, alla sera c’è la presentazione del libro a Sant’Agnello, presentazione che andò assai bene, poi il cineforum con la proiezione di Funeral Party: risate gratis in pieno stile british e amici simpatici sono inclusi. La serata continua con passeggiata a Vico Equense e sosta a Moiano per un brindisi low cost all’insegna del liquore finocchietto e delle cameriere belle e arrabbiate con il mondo. La sera appresso, altri amici simpatici mi portano alla scoperta della penisola, e, passata Punta Campanella,  sono a Praiano per la notte bianca. Avvisto una stella cadente e non appena inizio ad avvertire la nostalgia della mia terra mediterranea , in piazza, davanti la chiesa di San Gennaro, partono i latino americani. L’ultimo giorno ritorno a fare la turista inglese e pagando 15 euro sono sul City Sightseeing che parte dalla stazione e gira meravigliosamente per Sant’Agnello, Massa Lubrese, Termini e Sant’Agata dei due golfi. Ho notoriamente paura dell’altezza, ancora di più su strade costiere con diretto affaccio al mare e pochi minimi parapetti , ma questa volta non mi preoccupo minimamente del fatto che sono su un autobus a due piani, con piano superiore scoperto, e che c’è un avviso gigante che mi dice di allacciare le cinture di sicurezza: è il panorama a togliermi il fiato, mica la paura.

L’unica nota dolente in questo viaggio, se proprio vogliamo, sta nel rientro a casa, rientro cominciato la sera prima della partenza effettiva, quando, fatte le valigie, ho optato per una pizza sciuèsciuè a riportarmi dolcemente nell’atmosfera napoletana, prima di riconsegnarmi alla circumvesuviana. Ecco, questo sì, non l’avessi mai fatto.  Vi do un’indicazione: se passate per Sorrento non fidatevi dell’associazione “pizza” + “poesia” e a buoni intenditori poche parole.Per il resto, facendo due conti, il bilancio è nettamente in attivo. O meglio, sarebbe in attivo se mi avessero pagato il lavoro finito due mesi fa. Ma questa è un’altra storia.

 

-Passaggio verso la stazione – gratis
-Biglietto Unico Campania da 180 minuti, Fascia 5 – 3,30 euro
-Passaggio verso la base in penisola sorrentina – a piedi, dunque gratis
-Base in penisola sorrentina – gratis
-Piscina in penisola sorrentina – compresa nella base, dunque gratis
-Pranzo con pizzetta, patatine e cococola per due – 9 euro a dispetto della signora bionda che mi ha preso per turista e mi vuole fare dove tosta e dove moscia
-Pranzo con sandwiches a bordo piscina – 14 euro oh cazzo
-Cena all’English Inn con pizza, fish and chips, birra guinnes e sidro magners – 27 euro
-Biglietto City Sightseeing – 15 euro ma ne vale la pena
-Cappello City Sightseeing per una personcina che si scorda sempre tutto – 4 euro ma ci siamo risparmiati l’insolazione
-Pagliarella con i fiori a lato in vero stile inglese in vacanza e avviso a chiare lettere per i commercianti “spellatemi viva” – 8 euro
-Spostamenti vari, dal centro alla periferia – by foot, dunque gratis
-Shake of ten different fruits very healthy, ovvero un succo di frutta – 2,80 euro
-Spostamenti vari lungo la penisola sorrentina and more – gentilmenti offerti da Camilla, Rafele, Alda e compagni.
-Souvenir vari  che non scrivo per esteso perchè nessuno li ha ancora ricevuti e io non svelerò la sorpresa, ahahah -ovviamente nemmeno il costo, ahaha.

Commenti

  1. Per la precisione trattavasi di Massaquano, località a un paio di km da Moiano.
    Noi ragazzi siamo costretti a fare dei periodi ipotetici proprio tristi, oh: spero che tu venga pagata al più presto.
    E che venga a reinvestire da noi le tue rinnovate risorse.

    Il film è stato davvero bello e non finirò mai di ringraziare te e Ciro per essere venuta da noi a presentare il libro, è stato bello vedere tanta gente spuntare dal nulla.

    All’English Inn l’altra sera ci hanno struppiato: consumazione obbligatoria e manco la granita dentro la Tassoni hanno voluto mettermi, che palle.

    Quando tornerete dovrete tornare d’autunno che c’ho già in mente tutto il tour dei posti da vedere d’autunno.

    Io mi riprometto di venire dalle parti tue, come già detto, entro i prossimi 5 anni: e questo è quasi ottimismo!

    Saluti :D