cose che voglio per natale (part 1)
disclaimer: questa non vuole essere una lista chiusa ed escludente per tutti i miei cumpagnielli, è solo una facilitazione. Insomma, non c’è conflitto d’interessi (manco qua)
Caro Babbo Natale,
siccome so che tieni persone che mi vengono ad accusare e a dirti che io faccio questo e quello, quest’anno gioco d’anticipo: sono stata bravissima e nei punti in cui non sono stata bravissima ho un’intera biblioteca di sociologia a spiegartene i motivi. Quest’anno, per favore, sparagnati plaid, cupertelle e pigiami: ne tengo, in totale, centoventisette. Fanno invece comodo:
– una libreria nuova perchè su quella che ci ho non ci va niente più e nemmeno sulla scrivania
– l’insonorizzazione di casa mia tipo studio di registrazione
– un corso di cucina giapponese
– un computer nuovo bianco lucido
– gli stivali della signorina rottermeier (stanno da max mara)
– il dvd di Bella in Rosa
– il dvd di False Verità. No che poi me lo vedo troppe volte invece di mettere a frutto la mia vita e finisco come una zitella inacidita dal tempo che va dicendo minchiate, cioè come la sorella di Stephanie Forrester.
– una maga cartomante simpatica che mi legge le carte (e mi dice che va tutto bene, ovviamente, perchè io ci ho il locus of control un poco disturbato durante le feste)
– una mastercard per tutto il resto
– l’orologio della morellato da uomo con cassa piatta (quello della pubblicità)
– il profumo diorissimo di dior che sta pure scritto dentro alla guida allo stile della bomba sexy
– il libro introvabile “the driver seat” e/o il libro introvabile “Le ragazze di pochi mezzi” (entrambi di Muriel Spark).
– il libro introvabile “Scrupoli” di Judith Krantz.
– tante altre cose ma si tratta di cose immorali quindi facciamo passo ma tu le sai quindi non fare il mongolino
Lo so, dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri, non accontentarmi di piccole gioie quotidiane, fare come un’eremita che rinuncia a sé.
Quando il numero di regali richiesti supera abbondantemente il numeri di commenti è meglio prepararsi a una delusione per quando si andrà sotto l’albero a scartocciare i pacchi.
C’è gente che non crede più alla pensione.
Figuriamoci a Babbo Natale.
Non è detto: uno è già andato a segno. In ogni caso è preferibile sparare nel mucchio.
Poi io sono una persona metodica: continuerò a fare la lista dei desideri per natale e pure quella dei buoni propositi per l’anno nuovo anche se non ricevo rinforzi positivi. Questo potrebbe rappresentare un problema se decidessi di scendere in politica ma fino ad oggi sto apposto.
L’ultima battuta è bellissima e mo’ te la rubo.