Ogni promessa è debito. Dunque, ecco spiegata la mia situazione finanziaria
Avevo promesso a un sacco di gente di raccontare le cose che ho fatto negli ultimi mesi, tra cui le novità su Santa Precaria, la mia vita fin dal giugno 1987, le presentazioni in giro per l’Italia, il terzo segreto di Fatima e anche gli spostamenti lungo lo stivale ma fino ad oggi non sono riuscita a mantenere la parola manco con mia madre. Dare la stessa versione dei fatti a tutti risulterebbe alquanto dannoso quindi siete pregati di spuntare la casella prescelta.
Tutte le versioni sono corredate di optional, come insegnano le leggi del mercato. Potrete scegliere tra una consulenza da Mago Mariano, il profumo Charme per attirare l’altro sesso e la frittata di cipolle. E’ possibile richiedere anche dei gadget aggiuntivi quali cartellina informativa e fotocopie. Se avete voglia di confutare la versione della sottoscritta vi raccomandiamo di documentarvi per bene e di non portare girando foglietielli vari, chessò, negli studi televisivi. Non vale nemmeno se vi ci assettate sopra, se le leggete con la coda dell’occhio o se approfittate delle pause pubblicitarie perchè chiamo la Mussolini.
Versione n.1 per parenti e amici di famiglia.
“Cari parenti e/o amici di famiglia, forse vi ricorderete di me per la sera di giugno 1987 in cui imperdonabilmente stampai sul vostro divano beige due ditate di ciocorì dando già segni della mia devianza. Qui va tutto bene, si tira a campare si tira la cinghia le mezze stagioni non esistono più Napoli è una città violenta e pizza mandolino e anche pummarola voi giovani d’oggi proprio non vi capisco chiedi chi erano i Beatles e lei vi risponderà. Ho girato l’Italia, sì, finalmente ho avuto modo di fare i dovuti confronti tra nord e sud ma anche tra est e ovest e anche tra base minore per base maggiore e anche tra Nocera Superiore e Nocera Inferiore. Il momento che ricorderò per tutta la vita che queste cose formano il carattere, è stato quando ho sentito stamparmi in faccia uno schiaffo a cinque dita larghe, mittente la civiltà occidentale, e cioè quando ho fatto il bancoposta a Grosseto e per la prima volta nella mia vita non ho avuto paura della rapina dei delinquenti dei maomao dei gremlins e manco del diavolo e della fine del mondo. Perchè a Grosseto il bancoposta si fa così: ti fermi con nonchalance davanti alla posta, premi un pulsante e si aprono le porte di una specie di monolocale minimalista. Il portone di ferro e vetro antiproiettile si chiude da solo alle vostre spalle con un leggerissimo movimento d’aria. Alla vostra destra ci sta l’aggeggio bancoposta, alla sinistra l’aggeggio per pagare le bollette anche all’una e un quarto di notte, davanti a voi due o tre poltroncine e un pulsante per chiamare per via direttissima polizia ambulanza pompieri e anche barack obama, dietro di voi un pulsante di poca importanza perchè serve per uscire ma, data l’ampiezza della saletta e la connessione wi-fi, state pensando seriamente di trasferirvi lì, occupare il posto abusivamente, mettere le inferriate al portone ed esporre un bel cartello con la scritta: “Al Completo” come si faceva in certi centri residenziali della periferia napoletana negli anni ’80. All’interno del monolocale è ovviamente consigliata la lettura di Santa Precaria (di qui in poi, SP). Il libro, sì, lo so, c’erano le parolacce e anche le scene di sesso scabroso che manco Melissa P e tanta tanta tristezza ma che volete farci, le leggi del mercato, i giovani d’oggi fragili la droga e anche la fame nel mondo. Sì, adesso vedo la vita con più entusiasmo e ho smesso anche di mangiarmi le unghie. Purtroppo no, non sto guadagnando i milioni, anzi, vi svelo il terzo segreto di cui vi dicevo: i milioni sono un’invenzione del diavolo e se le cose continuano così presto non esisteranno più per nessuno. Sì, è vero, devo trovarmi un mestiere. No, non ho ancora finito di studiare. No, non vi dico quando finisco di studiare ma vi avviso una settimana prima per il regalo di laurea. Sì, sono una giovane irresponsabile e deviata. Sì, ho bisogno di un centro per la legalità per legare la mia vita al territorio e smettere di delinquere”.
Versione n.2 per amici intimi.
Guagliù, tutt’appost, c’a’ verimm.
Versione n.3 per nemici acerrimi che leggono questo blobs per lanciarmi anatemi ben focalizzati.
“Orcapuzzola: sull’autobus che da Pitigliano mi ha portato ad Orbetello, le vostre iastemme sono arrivate per direttissima! L’autista, che per simpatia chiameremo Palla di Lardo, ha preso tutte le curve all’ultimo momento, girando il volante all’ultimo secondo utile e girandomi anche lo stomaco e la nervatura per tutto il tragitto. Ad un certo punto Palla di Lardo ha fermato l’autobus in piena Maremma Toscana, è sceso e si è allontanato nella boscaglia fitta senza dare spiegazioni. Purtroppo non è andato a spararsi un colpo in bocca come noi tutti speravamo ma ne è riemerso come si riemerge da un viaggio nel tempo: dopo mezz’ora giusta e con un gelato arrivato direttamente dagli anni ’80, il croccante all’amarena”.
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Adesso sono molto presa quindi continuerò la prochaine fois: ho letto un libro che dice di non rivolgere mai la parola ad un uomo per prima e viste tutte le volte che ho infranto questa preziosissima verità starò in sdegnoso religioso silenzio per i prossimi 27 anni. Tzè.
il bancoposta era mio!
Uha ah ah, questo commento è il meglio finale per questo post. Cioè, io avevo pensato, guarda la Raffa, il bancoposta che si paga solo 33 euri all’anno come ce l’ho io e tutte le poverelle come a me. E invece, paggio ancora, il bancoposta del ragazzo ( il mio invece tiene un bella carta di credito vera del banco di Napoli, tzè, io sì che ho seguito le Regole per bene e mi sono presa un ragazzo come si vede)