Nella vita adesso io

A parziale risarcimento
del mio cuore adolescente infranto
Mark e Robbie si vedono ancora
sorridono stringono mani
come a dire: tanto lo sapevate che poi
e anche: ma come, avevate dei dubbi?
per strada gli anni ottanta
non sono mai finiti
c’è un cartellone di pixel neri
luci
grandi quanto una tavoletta di rittersport
a intermittenza
mi informa del giorno e dell’ora
premurosa che non me ne perda una

Ho girato per i Decumani
e in una vetrina c’era questa cartella
hai presente?
camomilla coi fiori azzurri
a prezzo stracciato
ho ricordato di averla sempre voluta
ma mai per davvero
l’avevo solo accarezzata
più di una volta
col pensiero
davanti ad un negozio del paese mio
potevo adesso fermarmi?

Far diventare dita i sogni
è operazione complessa
che quello che non hai avuto
hai imparato a disprezzarlo
a forza di sentire no
ma era l’ultima occasione di
rendermi il maltolto
le code alte ai capelli
la partecipazione alle feste di compleanno
alle assemblee d’istituto
io ci andavo sempre
stavo a sentire, a parlare solo una volta
ai comizi invece
ero quella che faceva la voce
in certe macchine scassate
le casse tenute con il nastro isolante sul cofano
dicevo:
cittadini!cittadine!

Adesso no
non è che non ci credo no
è solo che
vado di fretta con l’emmepitré in mano
e ho pensato che dovevo metterlo in tasca
come mi avevi detto di fare tu
e poi ho pensato no
proprio perché me l’avevi detto tu
il male non voluto
ho pensato
che mi rubino tutto
rubino questo schifo che se cammino veloce
fanno contatto le cuffie
rubino questa merda di canzoni
se uno mi ruba gli grido in faccia
che è un cretino
che dovrebbe scegliere meglio
lo fermo e gli dico
di continuare
prendersi
anche i miei scaldamuscoli
gli chiedo
mi vedi o sei tu mariuolo ma uguale
ti basta prendere
quello che puoi
hai anche tu
biblioteche alle spalle
di psicologia spicciola
raccontami
cosa ti ha fatto pensare
che io meritassi
esattamente questo

C’era questa canzone
era una canzone un poco scema
diceva
“tu davvero credi
ci sia stato un piano
studiato per farti del male?”
la risposta è sì
la risposta è ma certo
detto col sorriso cortese
io sorrido sempre
anche quella volta
che mi è parso di riconoscerlo
il nome era lo stesso
ma era buio e non vedevo bene
e non mi importava poi mica
era passato troppo tempo
tu, invece
quando manchi manchi
quando no no
mi concentro bene sui documenti la burocrazia
il telegiornale
l’ora in cui scendere, quella in cui tornare
controbilancio i pesi
penso che le cose che vanno poi
sono quelle che ricordi sempre
solo perché sono andate
sono quelle che tornano
solo quando non le rivuoi più

E nella vita adesso io
vedo L’ultimo bacio su italia uno più uno
penso che m’hai vaccinata bene o male
e che bene o male niente è successo
stiamo apposto
vado nei locali
guardo in camera
aspetto e-mail in diretta tv
e non vorrei mai non volere
non vorrei mai
con te