E così, mentre come al mio solito cerco lavoro pure on-line, girovagando come l’ebreo errante sui vari motori di ricerca, mi imbatto (nuovamente) nell’annuncio di un noto giornale del sud che cerca stagisti e collaboratori. Ma definiamo al meglio le due figure richieste, figure che più che professionali mi sembrano mitologiche.
Il superstagista ha buone conoscenze informatiche e va oltre l’appicciare il computer e trovare una parola su google. No, ragazzi. Qui servono i rudimenti del linguaggio Html, non solo essere capaci di mettere il colore ai caratteri e di caricare un tema su wordpress. Per questo il superstagista studia all’università ed ha un bel diplomino e qualche corso di formazione e magari pure gli attestati dei vari seminari e dei vari laboratori fatti per completare i famigerati Cfu. La componente soprannaturale è poi indispensabile per rientrare nell’annuncio di cui sopra, ed essere accettati come superstagisti: dovrete, infatti, rendervi conto che operete in una grande realtà e in stretto rapporto (stretto per davvero, se la postazione è quella che penso io) con un TEAM (che parola internazionale, vero? Il sud che si affaccia al mondo usa queste parole, cosa credete) di esperti .
E qui escono i superpoteri, un po’ come esce l’ernia del disco ai muratori: il superstagista li maturerà (squillo di tromba) e metterà in campo quando si accorgerà che (rullo di tamburo) lo stage non è retribuito. Ma lui non è il solo ad avere la capacità di recarsi a lavoro e svolgerlo relazionadosi al TEAM senza pensare che il TEAM è pagato e lui no e che quindi dovrà saltare il pranzo pure oggi che un panino al bar più vicino sta a due euro e 50, con il biglietto d’autobus andata e ritorno stiamo a 5, e abbiamo già sforato il budget fornito da mammà. Sul suo stesso terreno combatte anche il Wondercollaboratore, insieme per sconfiggere i cattivi e la disoccupazione e questi giovani nullafacenti del sud.
Il wondercollaboratore, infatti, crede nella realtà LEADER del sud e, soprattutto, nel giornalismo fustigatore dei tempi e depositario della verità: attrezzato con il cestiniello portato da casa e la frittatina e il termos col caffè, pasti consumati rigorosamente nascosto nel cesso per non fare una brutta figura con il TEAM che pranza fuori in fronte al mare con la pizza a 10 euro e i suonatori di mandolino (il TEAM è g-local) , pur di far sentire la sua voce, il nostro eroe si posiziona accanto al superstagista (o più probabilmente in braccio al superstagista, se la postazione è quella che penso io) e accanto a lui si relaziona al TEAM, ma a sua differenza con le wonderorecchie riuscirà a carpire i codici segreti della comunicazione, leggi che reggono l’universo del mondo e che gli esperti si palleggiano come fanno i delfini con le palle a spicchio, tra una notizia sulla rinascita del (diciamolo in coro) SUD e l’altra. Non si perderà un attimo di questa manna caduta dal cielo carico di pioggia e così facendo svilupperà un potere che probabilmente sarà messo pienamente a frutto dagli esperti: adeguatamente pungolato, il wondercollaboratore si evolverà come l’uomo ragno, smettendo di pensare ad una minima retribuzione, figuriamoci ad un contratto.