In attesa di Gutenberg
Sto aspettando Galassia Gutenberg come se da qui a una settimana dovesse cambiare tutto e pure i sacchetti di monnezza dovessero trovare una loro, definitiva, sistemazione, con buona pace mia e dei napoletani. Il fatto è che tra sette giorni sette avrò davanti agli occhi il mio editore, sempre se non mi nascondo prima per lo scuorno di non sapere cosa dire e fare. L’evento (l’incontro, non la mia sparizione volontaria) mi comporta già certe piccole paturnie, cose del tipo piastrarmi i capelli due volte al giorno e voler mettere ordine sulla scrivania del boss. La cosa si fa più seria se ci aggiungo una piccola variabile: tra sette giorni sette avrò davanti agli occhi il mio editore (respirare) e probabilmente avrò fra le mani la bozza definitiva impaginata del libro (inspirare).
Cazzocazzocazzocazzo
Vado a piastrarmi i capelli.