Tagsantaprecaria

Serendipitità a tutti!

La presentazione di Eboli è cominciata così: io che arrivo alle 12 per addobbare la sala e trovo la sala in pieno addobbo di una mostra di pittura e fotografia. La cosa, dopo un primo attacco isterico della sottoscritta, si è rivelata essere un fortunatissimo incidente: i quadri hanno dato colore alla sala; le foto le hanno conferito calore. Tutt’apposto, insomma, anche grazie alla presenza di persone eccezionali (sì, proprio voi 3). Prometto post dettagliato appena mi riprendo dalla pappa zuccherosa in cui sono immersa.

Nemo propheta in patria

Stamattina hanno suonato alla porta. Era un’operatrice di non so quale compagnia telefonica. Ha i capelli piastrati, una cartelletta bianca in mano. Mi guarda da dietro gli occhiali da sole a goccia e fa: “Tieni il telefono?”. Faccio sì con la testa e lei segna qualcosa sul foglio. Preciso: “Si, ma tanto non serve a niente”. Mi guarda basita, con la penna a mezz’aria: “In che senso?” continua. “Nel senso che è inutile. Dovrei avere qualcuno da chiamare a telefono, per prima cosa” puntualizzo. Ho la faccia affranta, lo so. Ho finito di piangere due secondi fa davanti ad un comunicato stampa. Mi guarda ancora, poco convinta: “C’è un’offerta che allora può essere interessante perchè…” Apro le mani e alzo braccia, come se stessi dirigendo le ultime battute di un’orchestra: si ferma di botto. Ci guardiamo per un nanosecondo di pace cosmica. Lei mi sorride e le sorrido anch’io di riflesso, incerta dell’aspetto che ho, del mio pigiama, dei capelli legati e degli occhi rossi. Ma lei è sicura, adesso. Cambia foglio dalla cartelletta, riprende la penna. Apre la bocca lentamente e mi dice: “Stai cercando lavoro, vero?”

 

Bella, te faccio o’ strascino-oh

Mi dicono che sono sulla prima pagina del Corriere del Mezzogiorno.it
Bene.
Mi dicono che l’intervista che mi ha fatto Alessandro Chetta è stupenda.
Bene, passerò a lui i complimenti.
Mi dicono che il libro è carino e originale.
Bene anche questo.
Per inciso, sono anche in un bellissimo articolo rosa su Leggo Napoli!

Io ascolto e passo le informazioni a qualcuno che ne è contento come me, forse pure di più. La presentazione alla Mondadori di Napoli è andata molto bene, soprattutto perchè c’erano tante facce amiche, i fiori sul tavolo, la voce di Virginia a leggere e l’amplificatore del microfono che non funzionava: più che un dibattito mi pareva una chiacchiera al tavolino e per questo ho ringraziato Gesù. Credo sia stata la cosa più bella, in assoluto. Il boss ha ripreso tutto con la videocamera: appena riesco a capire come scaricare tutta quella roba, la metto su youtube, in modo che possiate rendervi conto anche voi della mia fortuna, ad avere amici così.

Ovviamente non possono mancare le figurelle della sottoscritta. La prima: all’uscita dalla libreria sbatto contro una donna. Penso di averla ferita gravemente perchè si muove piano piano, lentamente. Mi guarda con l’occhio vitreo e tira su una gamba. Se la porta ad altezza spalle e si rialza con balzo felino. Mi guarda ancora, incazzatissima: allunga le braccia e mi fa una mossa alla Matrix. Poi un’altra tipo Star Wars, ma la sua faccia più che “La forza sia con te” pare dire “muori”. A questo punto sono straconvinta che mi citerà per danni. Vedo già la sfogliatella dell’avvocato, quando alzo lo sguardo e per strada ci sono un’altra decina di tizi come lei, che si muovono come stessero ballando Flashdance a rallentatore. Erano artisti. Erano, mi pare, proprio questi qua. Vi consiglio vivamente di visitare il link: c’è anche il calendario delle prossime apparizioni ed eviterete lo shock.

PS: il titolo del post è liberamente ispirato alle notevoli capacità canore di Fran che ha realizzato le vignette di Mimmo e Caterina.