Tagtram

Mai leggere Peppe Lanzetta la domenica dopo pranzo

 

Se c’è una cosa che devo smettere di fare
è leggere Peppe Lanzetta la domenica dopo pranzo
che pare che Peppe Lanzetta è stato assettato a tavola assieme a me
che sto sporca di sugo e gamberi frutti di mare
e i suoi figli di un bronx minore li tengo come vicini di casa
nonostante la camicetta a righe biancoazzurre
i pantaloni neri stretti taglia 42
e i piedi scalzi che fanno tanto Tarantino

Alle quattro sul letto ad anticiparmi il sonno
se c’è una cosa che devo smettere di fare
è puntellarmi su coi gomiti nel cuscino
e Peppe Lanzetta lo sa sicuro
quanto mi annoio e quanto vorrei
un motorino e altra vita vita
sotto le unghie squadrate
e lui accanto che mi chiede: che fai ora, perché ti alzi e
mai ferma stai

Come gli rispondo che mi alzo per scrivere?
Gli dico che faccio il caffé
faccio il caffé che sono quasi le sei
e se c’è una cosa che devo smettere di fare
è guardare l’ora nel riflesso del vetro
due lancette su Porta Capuana Via Ponte di Casanova Piazza Nazionale Poggioreale Stadera
è domenica e la linea della vita nella mia mano
è uguale identica a quella del tram.

L’uomo con i brillantini
Poesie dalla linea uno, versione natalizia

Il Natale uccide
più dei Maya
ma stamattina sul tram (fermata Piazza Nazionale)
è salito un uomo con i brillantini
li aveva sul naso e nella barba
sulla coppola e sul giaccone
sulla sciarpa e sulle mani
e nelle mani teneva
distante da sé
un lavoretto da scuola elementare
con su scritto in grafia incerta e dorata
“Storia di Gesù”
i brillantini venivano da lì
prova tangibile delle cose in cui scegliamo di credere
per far felice un’altra persona
se la persona ha sei anni la cosa è più semplice

Poesie dalla linea 1 #3 Fermata Stazione Centrale

 

 

 

 

 

 

La poesia non si vende, dice
non è carne al banco
e tu non sei Emily Dickinson
ma se continui così ci arrivi

Il fatto è che ormai riconosco
non le persone ma le fermate
cui scenderanno
e questa cosa non puoi scriverla se non sul retro di un foglio A4
(davanti c’è un’intervista sulla questione rifugiati)

Della ragazza nera
con il mascara viola
che non sa di essere una citazione da Spielberg
so che mi seguirà anche in ascensore

L’andata è quella
ma il ritorno, il ritorno è
una variabile difficile da definire
dipende dalla pioggia o dalla stanchezza
mi incuriosisce

Ci penso anche in piena Stazione Centrale
sotto il cartellone pubblicitario che mi chiede
se sono pronta a Costruire Nuovi Ricordi
come se ce ne fosse bisogno

Ce n’è.