l’annonuovo

– disclaimer: questo post potrebbe essere soggetto ad aggiornamenti perchè fino a quando il2008 non finisce io mi riservo il sacrosanto diritto alle classifiche, ai conti, alla bestemmia, alla nostalgia – 

 

Quest’anno l’emergenza rifiuti non ci sta, solo sotto casa mia fanno schifo e io devo dare un contributo allo scempio, bisogna distruggere prima di creare, sto aspettando la sera del 31 per poter buttare tutto direttamente dal balcone invece di differenziare plastica vetro carta alluminio. Lo sapete che le scatolette del tonno vanno lavate prima di buttarle nella spazzatura? Ecco.

E adesso, la classifica del 2008.

Il posto di mito dell’ultimo dell’anno è ancora una volta assegnato a mio zio e al memorabile cenone in cui, preso dall’euforia buttò da sopra a basso, insieme ai bicchieri pieni di spumante, pure il piatto della frutta secca e delle noci. Il piatto in questione era un bel piatto pesante in simil argento con alzata roccocò bagnata oro che rimbalzò perfetto su  tutta una serie di macchine parcheggiate. Mio zio resta in classifica anche per la versione di “Cuore matto” in cui canta “dimmi la verità/iamm ‘a zappà/perchè la verità tu non l’hai detta mai”.

Canzoni nemelodiche dell’anno sono La ragazza con la smart di Mimmo De Rosa e Nun fa a scema di Tina Sacco. Un saluto va anche ad Angela Fiore,abbiamo passato bei momenti cantando Amici mai/è sulo n’ata scusa, e anche a Raffaella che ha dato voce al più classico dei tormenti di noi guagliuncelle.

Canzoni pop che abbiamo schifato dopo giorni 3: Alla mia età di Tiziano Ferro. Tiziano, devi impegnarti di più, vanno bene le collaborazioni con Fossati e Battiato e sei decisamente migliorato dai tempi di Xdono e Xverso anche se a quat’ultima canzone ero particolarmente affezionata. Tiziano devi fare la faccia più sofferta che poi dicono che i ventenni di oggi non tengono spessore. Tiziano, tu sei un bravo guaglione, io lo so e ti ringrazio per quella canzone con il mio nome dentro che mi mancava non avere una canzone di riferimento onomastico, ma devi metterci più impegno e non farti la leccata in testa. In quest’anno abbiamo ascoltato e schifato anche: Kate Perry, poveraddia, lei ci mette la buona volontà e ci riesce pure per le prime settimane ma come direbbe Carmagnola le sue canzoni sono ipermerce; Gwen Stefani, poveraddia pure lei anche se tiene assai e non mi ricordo chi più, ah, i Coldplay. Caro Chris Martin, all’inizio dell’anno avrei fatto con te cose abbastanza inenarrabili che questo blog lo legge pure mia mamma, però dopo la tremilaventunesima volta che ascolto Viva la vida, anche per sigla di Uomini e Donne e come sottofondo del servizio natalizio del tg5, ecco, mi è passato tutto, sai come sono ste cose, scusami. La prossima volta fai una canzone meno patinata, meno mainstream, fai un video meno paraculo, ecco, in modo che possa restare chiaro in me quel sentimento di turbamento estetico necessario a certe cose.

 Canzoni serie a cui non abbiamo cambiato il nome prima di metterle nell’emmepitrè onde evitare morte per scuorno nel 2008 sono :

The great beyond dei Rem, Imitation of life dei Rem e pure una serie del nuovo album dei Rem. Grazie guagliuni non me lo dimenticherò.

More than This e Slave to Love, rispettivamente dei Roxy Music e di Brian Ferry. Brian Ferry faceva parte dei Roxy Music, lo so, non mi scrivete nei commenti che non ho cultura musicale.

Nick Cave, Baustelle e Battiato che fanno la loro bella figura.

– il mio solito unico amore Francesco De Gregori, specialmente in quelle canzoncine di quando era giovane e avrei fatto con lui le cose inenarrabili di Chris Martin, anzi, qua’ Chris Martin e qua’ gioventù, Francè va bene anche adesso, chiamami.

– Eduardo Bennato se ne è sceso fortemente nelle mie opinioni, insieme a Pino Daniele ma resta Eduardo De Crescenzo con Metropolitana, Dove, Gli occhi ecc.ecc. Gesù perdona. Perdona anche la mia vena sud-e-magia con Canzone per Iuzzella e Riturnella.

 Films dell’anno sono, invece:

Nanny la governante che è un film molto vecchio e molto bello con Bette Davis terrificante che sappiamo solo a casa mia, in cui un bambino vuole far venire un infarto alla sua tata che ha ucciso, a sua volta, la sorellina, la zia e ha pure avvelenato la mamma, insomma un film all’insegna di una serata in famiglia.

 Once, perchè è un film dell’amore e delle postegge come ce le ho di solito io e le compagnelle mie cioè un film dove l’amore e le postegge non si concretizzano ma si dicono tante belle parole e ci sono tante canzoni d’amore e pure le zeppate e tutti, noi tutti abbiamo sperato che si quagliasse come nella leggendaria parte in cui  stanno soli soli e lei dice: miluju tebe. Insomma, come ti chiami, tizio biondo, due più due: tebe, cristo santo, le lingue latine e le lingue romanze, iamm, solo tu nun è capit nu cazz. Adesso mi vado a vedere un’altra volta Lost in Translation che è vero che non trombano manco là però Bill Murray alla fine prende coraggio e grazie a youtube so pure che cosa dice a Charlotte nella scena finale, hai capito a Charlotte.

Figurano in classifica anche Tutti gli uomini del presidente (perchè è un nobilissimo film con cui io dormo sonni beatissimi ed uno quando dorme ha bisogno di una buona compagnia), Secretary (per l’allegra depravazione), Caro Diario (perchè è un gesucristo di film), Lo Studente con Nino D’Angelo (perchè è un must insieme a tutta la programmazione dei canali locali la domenica pomeriggio).

Programmi e star tv dell’anno:

– Neri Marcorè e tutti i luoghi televisivi in cui è stato quell’uomo. Volendo citarne uno abbiamo Per un pugno di libri che la sottoscritta vede dalla prima edizione, ha acchiapato pure il titolo di un libro del gioco del professor Dorfles (definizione: Maggioritario di coppia; soluzione: Due di Due, Andrea de Carlo). Amo particolarmente il gioco “Fuori gli autori” però a mio dire dovrebbero aggiungere un elemento nuovo perchè resto sempre sconvolta da questi giovani d’oggi che tu gli dici “Il Rosso e il Nero” e quelli non rispondono, gli dici “Bouvard e Pecuchet” e quelli niente, gli dici “La signora delle camelie” e manco i cani. Io inserirei un bel fucile a pallini, ecco.

– Il cartone animato Nana che ci ha fatto un effetto sconvolgente per la nostra età. La parte in cui Hachi incontra Takumi in mezzo al traffico è bellissima. Pure la parte di Nana Komatsu che fa i bigliettini con i desideri. Io non ho ancora visto l’ultima puntata perchè fino a quando non la vedo non è finito tutto, me la tengo registrata e custidita gelosamente insieme al dvd del film di Nana (aggiungere il film di Nana nella classifica dei film 2008).

 – Dexter e Criminal Minds, Six Feet Under e tutti i telefilm in cui sta qualche tipo spostato. Ah, si, Law & Order!

 – Uh, anche Geo e Geo la domenica pomeriggio. Io prima mi vedo tutti i viaggi del nord europa e del canada e poi mi addormo.bellissimo.

Capi di abbigliamento del 2008:

In pole position sta il capello da cavallerizza. I miei sforzi per trovarlo, nero, perfetto, con il fiocchetto di pelle e un costo inferiore ai 10 euro sono stati ampiamente ricompensati dall’attimo in cui Peppe ha detto: oh, il cappello da cavallerizza! Anche i guanti neri lunghi fino ai gomiti hanno avuto un certo ruolo di spessore assieme all’anello di ottone comprato dalla polacca dietro il Kesté. Ricordiamo, infine, il capello di paglia con il fiore rosso a lato. I miei sforzi per trovarlo, paglia, perfetto, con il fiore e e un costo inferiore ai 10 euro sono stati ampiamente ricompensati dall’attimo in cui mi sono guardata e ho detto: oh, quest’anno non mi prendo l’insolazione e l’eritema! Ringraziamo anche Alcott e Terranova per le magliette a 4.99.

Libri dell’anno:

 Il mio, ovviamente. Se non lo comprate non avrete bene.

Poi un libro bellissimo che dovete leggere sennò siete fessi, libro che non mi ha fatto  manco dormire tanto era bello, che ho trovato in uno di quei momenti merdissimi ed è stato una bella botta. Anche questi tre o quattro libri di certi signori qua mi hanno fatto passare momenti decisamente piacevoli prima di tornare a smadonnare con il mondo.

 Cose fatte quest’anno:

Al primo posto figurano i viaggi della sottoscritta che non è mai stata una grande viaggiatrice, per un certo periodo si è rotta il cazzo anche ad andare a comprare il pane. Poi ci sono le mangiatine al giapponese, infine alcuni certi, precisi momenti seduta al bar di piazza San Domenico o sul treno o la notte al computer.

Le poesie del 2008 sono tre, le prime due sono queste qua, la terza la riporto qui sotto e con essa chiudo la dissertazione su un anno più o meno. Tanti auguri, speriamo bene.

 

Tempo verrà in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato alla tua porta,
nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.

Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane.
Rendi il cuore a te stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita,
che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria.

Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
strappa dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: banchetta con la tua vita.

 

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